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Scheda critica del film:

  

La Stagione 2016 2017

 

 

 

 

 

 

 

La stagione numero sessantacinque del Cineforum Genovese si propone, essenzialmente, come un viaggio. Un viaggio fatto di immagini e storie, prima di tutto, ma anche un viaggio fisico, nello spazio, che si spingerà fino all’esplorazione delle cinematografie meno note di paesi lontani. Perché oggi, in un mondo globalizzato dove le frontiere si abbattono anche in ambito artistico, è possibile fruire di film di tutto il mondo, confrontarne l’estetica, le tecniche, i generi, i modi di narrare, e ampliare così il nostro orizzonte-cinema.
Partiremo allora dall’Italia, con Bellocchio e il suo Sangue del mio sangue,proseguendo con Fuocammare, documentario di Gianfranco Rosi sulla drammatica esperienza dei migranti a Lampedusa, “il confine più simbolico d’Europa”, Fiore, del giovane Claudio Giovannesi, e ancora con Alaska, per offrire una visione più ampia della filmografia di casa nostra.
Ci sposteremo quindi in Francia con Dheepan di Jacques Audiard, uno dei registi più interessanti del panorama cinematografico attuale e vincitore della Palma d’oro a Cannes 2015. Proseguiremo il viaggio nell’universo dei grandi autori contemporanei con Francofonia del russo Sokurov, già noto alle passate edizioni del Cineforum, e con Julieta e la Spagna di Almodóvar, film che segna finalmente un ritorno del regista al genere che gli è più proprio: il melodramma.
Andremo in Estremo Oriente, terra affascinante e dalle cinematografie tra le più innovative degli ultimi anni, con i cinesi Al di là delle montagne e Fuochi d’artificio in pieno giorno e il giapponese Little Sister, girato dal delicatissimo regista di Father and Son.
Nel nostro passaggio in Sud America, vedremo il Cile e i suoi molteplici volti: quello suggestivo e ferito del documentario Nostalgia della luce e quello duro di Pablo Larraín che, in El Club, ci colpisce nuovamente con il suo stile asciutto, spietato e senza compromessi. Uno dei protagonisti, l’attore feticcio di Larraín Alfredo Castro, lo ritroveremo in un altro film sudamericano, e precisamente nel venezuelano Ti guardo, vincitore del Leone d’oro a Venezia 2015.
Quindi torneremo ancora in Europa, per dare spazio al serbo Enclave, all’ungherese Il figlio di Saul e all’islandese Rams, vincitore del premio Un certain regard a Cannes 2015. Cinematografie minori per produzione, forse, ma non certo per la qualità delle opere filmiche.
Infine, quello che abbiamo detto presentarsi come un viaggio nello spazio ha anche le caratteristiche di un viaggio nel tempo. Ancora una volta, infatti, il Cineforum Genovese non mancherà di rivolgere uno sguardo al passato e ai classici che hanno fatto grande la storia del cinema, nella loro versione restaurata. La stagione si aprirà con Un americano a Parigi, capolavoro del musical firmato da Vincente Minnelli, e si chiuderà, in attesa dell’evento speciale, con Ascensore per il patibolo di Louis Malle, caso raro, rarissimo, in cui la grande musica incontra il cinema (la colonna sonora “originale” è composta da Miles Davis a partire direttamente dalle immagini del film).
Detto questo, anche se ci sarebbe molto altro da dire, speriamo che siate pronti a intraprendere con noi questo viaggio emozionante e intenso che chiamiamo cinema.

Con l’immancabile: Buona Visione !
Il Gruppo Direttivo del Cineforum Genovese

 

 



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