Il Film
Blow-up tradotto letteralmente come verbo significa “esplodere”, ma anche, in linguaggio fotografico, “ingrandire” e, come vocabolo, anche “arrabbiatura, cosa andata a monte”. La storia è ambientata nella “Swinging London” degli anni ’60, con i suoi ritmi frenetici, la moda, il nuovo modo di vivere senza inibizioni, le varie bizzarrie. Il fotografo Thomas è alla ricerca di qualcosa di interessante per riuscire ad essere apprezzato: s’interessa della realtà dei poveri emarginati presenti in un dormitorio, poi entra nell’ambiente delle “modelle”- oggetto; visita Bill, amico pittore con la moglie Patricia, si reca da un antiquario, dove compra un’elica di aereo, alla fine va in un parco, dove scatta fotografie a coppie di innamorati. Una donna vuole ad ogni costo il rollino impressionato dal fotografo; alla fine Thomas le consegna un rollino qualsiasi; successivamente, sviluppa ed ingrandisce le fotografie e scopre che c’è una mano con un arma ed un cadavere a terra; va a controllare nel parco e quello che ha fotografato corrisponde alla realtà. Torna a casa, ma scopre che le fotografie sono state rubate; sono rimaste fotografie anonime, senza il sospetto delitto; torna a controllare nel parco, facendosi anche aiutare dai suoi amici, ma non trova nulla. Vi sono solo due mimi, che giocano a tennis, senza racchette e pallina; alla fine, si unisce ad essi.
scheda critica a cura di Carla Carli
|